LIVING LA RIVIERA
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Parco Marino Regionale, Il Grande ed il Piccolo
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Κόρακας: Il luogo dei corvi
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Storia, folklore e cultura
Cleto
Il comune dei due castelli
Serra d'Aiello
Tracce dell'antica Grecia
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La perla del Tirreno
San Pietro
Borgo-bio, tra natura incontaminata e pioppi secolari!
Lago
Il borgo dei campanili
Belmonte
Cultura, gastronomia e natura
Longobardi
Dove nacque San Nicola Saggio
Fiumefreddo
Uno dei borghi più belli d'Italia

Aiello, è un piccolo paesino arroccato sulle colline dell’entroterra tirrenico cosentino, che affonda le sue origini nel passato remoto.
Il sito dove si estende, a 500 metri sul livello del mare, è stato abitato probabilmente prima della venuta dei greci.
A chi si trovasse a passare da questa cittadina medioevale appaiono subito particolarmente suggestivi lo sperone roccioso e i resti del castello che domina il borgo principale, e la natura circostante.
Il centro abitato racchiude i ruderi del castello angioino, che era uno dei più grandi della Calabria, il Palazzo Cybo-Malaspina, edificato nel 1500 dai padroni della città e la chiesa di Santa Maria delle Grazie, che conserva all’interno frammenti dell’antica chiesa.
Con delle piacevoli passeggiate è possibile raggiungere le cime dei monti vicini, dai quali si può godere di uno splendido panorama.
Attivo centro commerciale del comprensorio, Amantea, posta in posizione incantevole sulla costa tirrenica cosentina, deliziosa cittadina che sorge tra due suggestivi promontori.
Storica rinomata località balneare e naturale sbocco di molti piccoli paesi del suo vasto entroterra, presenta un territorio ricco di splendidi scenari e meravigliose bellezze naturali come: il Parco Marino “Scogli di Isca”, un tratto di mare compreso tra Amantea e Belmonte Calabro dove affiorano i due scogli di Isca, già noti ai tempi di Omero, una tappa obbligata per chi ama immergersi tra scogliere e madrepore mediterranee; e la scogliera di Coreca, suggestiva scogliera composta da un grande scoglio ormai fuori dall’acqua e da numerosi altri scogli sommersi ed altri che affiorano dalle acque.
Movimentata e pittoresca città con un’antica tradizione marinara ancora viva.
Offre, non solo uno splendido mare e una meravigliosa spiaggia, ma anche pregevoli attrattive storiche e artistiche, tra le quali spicca la Chiesa di San Bernardino da Siena, una delle costruzioni più importanti della cittadina, le cui origini risalgono alla prima metà del Quattrocento.
Con l’annesso Convento dei Frati Minori Osservanti e con l’Oratorio dei Nobili è un monumento nazionale della Repubblica Italiana per l’alta valenza della sua architettura.
Tra le altre attrattive storiche e artistiche vanno segnalate: la Collegiata di San Biagio, posta in cima a una scalinata balaustrata; il Palazzo delle Clarisse, uno degli edifici storici meglio recuperati di tutta la Calabria, al cui interno è possibile ammirare, oltre al chiostro, una pinacoteca unica in tutto il Meridione d’Italia; i ruderi dell’imponente Castello di età bizantino-normanna, che domina l’abitato dall’alto del colle e la Chiesa di San Francesco di Assisi, che è stata finalmente inaugurata ed aperta al pubblico dopo anni di accurato restauro lo scorso 25 Aprile, è situata proprio alle porte dei ruderi del Castello di Amantea.
Inoltre, per quanto riguarda la gastronomia, Amantea propone una cucina che si basa essenzialmente su piatti semplici e genuini, tra cui spiccano: i piatti a base di pesce come la “pasta ccu alici e sardi” o l’insuperabile “rosamarina” fatta a “pitticelle”; e il Bocconotto, un dolce a forma di barchetta ripieno di cioccolata e spezie segrete.
Situato ad una altitudine di 262 metri sul livello del mare, sul dorso di una collina a schiena d’asino che, delimitata da due torrenti, digradando si protende Belmonte Calabro sul Tirreno. Il suo territorio è costituito da una fascia montana, da una collinare e da una costiera.
Dinanzi si distingue il mare, da cui emergono, non lontano dalla costa, i due scogli di Isca prima citati.
Sull’estremo orizzonte si stagliano i profili dello Stromboli e delle altre isole Eolie e quando il cielo è limpido e sereno, si intravede il massiccio dell’Aspromonte ed il contorno sfumato dell’Etna.
Alle spalle si eleva, solenne e pittoresco, il monte Cocuzzo di circa 1541m.
Dalle falde di monte Cocuzzo scaturisce il fiume Veri, a carattere torrentizio, sulle cui sponde sorgono diversi antichi mulini, ormai in disuso, che hanno rappresentato nella storia una funzione economica non indifferente per il paesino.
Ai piedi del monte Sant’Angelo si trova la caratteristica cittadina di Cleto, incastonata su di una rupe rocciosa. Questo centro storico spicca tra le colline del basso Tirreno cosentino grazie all’antico castello e alla forma armoniosa dell’abitato. Anticamente conosciuto con il nome di Pietramala o Petramala (lat. Petra mala, pietra cattiva o pietra dura), il borgo si trova ad un’altezza media di 250 mt sul livello del mare. Il centro abitato di Cleto è stato costruito seguendo la morfologia del territorio e arriva fino a dove s’innalza la caratteristica roccaforte. Stradine intrecciate, scorci affascinanti, edifici signorili, poveri e di culto: passeggiando nel centro storico, dove molte vie sono percorribili soltanto a piedi, ci si ritrova immersi in un’atmosfera quasi surreale, dove l’ospite più attento può divertirsi a immaginare un passato ormai lontano.
Ma il territorio di Cleto è conosciuto come il comune dei due castelli.
Nella frazione di Savuto, altro piccolo antico borgo è stato costruito intorno al XIII secolo, per volere di Carlo I d’Angiò, un castello a difesa sulle sponde dell’omonimo fiume.
Il castello di Savuto, restaurato nel 2017, è visitabile e dà la possibilità di immergersi in un antico passato ammirando la vallata del fiume fino al mare.
Candidato come uno dei borghi più belli d’Italia, Fiumefreddo Bruzio, dall’alto della sua posizione dominante, adagiato sullo strapiombo di un pianoro che spazia sull’azzurro mare Tirreno, offre di sé uno spettacolo di solitaria fierezza e di antico retaggio storico di borgo medievale, arroccato alla pendici dei monti che digradano verso il mare, scrigno di storia e di inestimabile valore culturale.
Il paese conserva le caratteristiche di paese fortificato non solo per la sua naturale posizione quanto per la sua “porta merlata”, quale ingresso principale tuttora obbligato al centro abitato che è rimasto così com’era un tempo con le sue vie, con le sue chiese, con le sue case e con un patrimonio storico ed artistico di notevole interesse.
Relativamente alle origini di Lago la storiografia è quasi concorde nell’attribuire la nascita del borgo alla fuga degli abitanti costieri al tempo delle incursioni saracene (IX secolo circa).
Il territorio di Lago occupa una posizione straordinaria nella provincia di Cosenza poiché dalle falde di Monte Cocuzzo si congiunge al mare di Amantea; è per tali ragioni che in esso troviamo percorsi naturalistici diversificati: la località Virzi, ampia terrazza sul mare, la località Pineta, area pic nic, la località Greci, la passeggiata naturalistica sul torrente Acero e il percorso di trekking di una bellezza strepitosa da Greci a Monte Cocuzzo.
Il patrimonio storico-artistico di Lago vanta di numerose Chiese, tra le principali come non menzionare la Chiesa Matrice di San Nicola di Bari, quella di Santa Maria ad Nives e quella Sancti Petri de Lacu, presente in alcuni documenti vaticani.
Altre chiese completano le bellezze storico-artistiche di Lago: la Chiesa di Santa Maria del Soccorso, la Chiesa di San Giuseppe, la Chiesa della Santissima Annunziata, quella di Santa Marina, contraddistinte da un’eccezionale profusione di decori e opere.
Altrettanto importanti sono i palazzi che si ergono nel centro storico di Lago tra i quali spiccano il Palazzo della Camera Ducale, quello della famiglia Mazzotti in chiaro stile neoclassico, il Palazzo Turchi-Politani, vicino all’antica Chiesa di San Sebastiano, caratterizzato dagli splendidi manufatti in ferro battuto.
Longobardi, è a quota 330 metri circa, alle falde del Cocuzzo, fondato dai Longobardi verso il primo ventennio dei secoli scorsi.
Sorge su un colle aprico, digradante, con dolce declivio, verso il Tirreno, da cui il centro abitato dista meno di un chilometro in linea d’aria, tra un vasto e suggestivo scenario di verde e di azzurro.
Con una ubertosa campagna circostante, popolata di casa, e con un meraviglioso orizzonte, cha ha per sfondo, lo Stromboli, spesso con in vetta un grosso pennacchio di fumo, e alcune delle altre isole Eolie, la maestosa vetta dell’Etna, spesso vomitante fuoco, e di inverno, quasi sempre innevata.
Situato a circa 375 metri sul livello del mare, San Pietro in Amantea dista da Amantea circa 7 Km. Il territorio, prevalentemente collinare, occupa un fazzoletto di terra lungo e stretto.
Le origini che hanno dato luogo all’antico borgo di San Pietro sono incerte, qualcuno ritiene che sorse dal ritiro dei Nepetini verso l’interno nell’anno 846, (Gabriele Turchi: storia di Amantea, 1981), altri attribuiscono la nascita di San Pietro ad origine greca (Francesco Gagliardi: storia di San Pietro in Amantea ,1983).
Tre le piazze principali del paesino: “Piazza IV Novembre”, “Piazzetta Margherita” e “Piazza P. Mancini ” ex Piazza Municipio. Posto al centro di Piazza IV Novembre un imponente albero monumentale, il platano orientale, denominato dai cittadini del posto “U Chjuppu” è il fiore all’occhiello di questo piccolo e caratteristico paesino.
Serra d’Aiello, paesino di mezza collina dove sono stati ritrovati reperti risalenti al periodo greco, è terra di antichissime origini, la cui sua storia si può ancora conoscere e rivivere nei parchi archeologici di Cozzo Piano Grande o passeggiando tra le caratteristiche stradine che, attraversando il centro storico, ci conducono alla scoperta della chiesa di San Martino eretta tra la fine del 500 e gli inizi del 600;
della Chiesa dell’Immacolata, dei resti della Chiesa del Borgo e ci permettono di esplorare i più bei palazzi storici del borgo: Palazzo Palermo, Palazzo Lèon, Palazzo Longo e Palazzo Aloe. Inoltre Serra d’Aiello custodisce la sua storia nel Museo Archeologico Temesa dove è possibile scoprire teche ricchissime di corredi funebri provenienti dalle ventisei tombe di una necropoli del IX-VIII secolo.
CONTATTI
La Riviera dei Borghi – Via Europa, 123
87032 – Amantea (CS)
email: info@livingrivieradeiborghi.it
tel: +39 349 6262383